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BRETAGNA E NORMANDIA - 16 giugno (6° giorno)
Locronan, Crozon, Landerneau, Guimiliau, Costa di Granito Rosa

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Al risveglio una brutta sorpresa ci attende: il tempo è brutto, pioviggina e c'è nebbia. Dopo colazione partiamo e ci dirigiamo al vicino paese di Locronan.
Locronan: entrando nel borgo

Locronan: piazzetta

Locronan: antiche case

Locronan: vie del borgo

Locronan: vie del borgo

La nebbiolina che ha invaso il paese ci fa calare in un'atmosfera irreale, fiabesca, di altri tempi: nessuno si aggira tra le vie, nessuna auto transita, ci siamo solo noi a passeggiare tra queste antiche case in granito; sembra di esserci tuffati nel Medioevo. La nebbia, in principio considerata di disturbo, diventa così un elemento fondamentale per rendere magico questo momento.
Locronan: cimitero dietro la Chiesa di Saint RonanLocronan: tipico cimitero bretone Le case e le botteghe testimoniano il prospero passato dei ricchi mercanti. Tra il '500 e il '600 il centro conobbe una grande fortuna per la produzione di tele di lino. Nelle antiche case (XVII e XVIII secolo), nel periodo di maggiore attività, c'era la sede locale della Compagnia delle Indie.
Raggiungiamo la Chiesa di Saint Ronan (1424-1480) che completa la cornice della piazza; la aggiriamo per trovarci nel cimitero del paese, il tipico cimitero bretone dalle possenti e alte croci che sovrastano le tombe. La nebbiolina persiste dando un tocco molto suggestivo a tutto l'insieme.
Verso la penisola del Crozon Verso le 10.45 partiamo percorrendo dapprima le strade D 63 e D 47 per trovarci poi sulla D 887 verso la penisola del Crozon. Il percorso attraverso i numerosi campi di frumento è molto scorrevole, nonostante il tempo uggioso, e non c'è traffico.
Pointe des Espagnols All'estremità della penisola raggiungiamo la Pointe des Espagnols: di fronte a noi, a pochissimi chilometri di distanza, c'è Brest ma la nebbia non ci permette di ammirare il panorama. Verso mezzogiorno riprendiamo il viaggio riattraversando la penisola del Crozon attraverso i suoi boschi fino a raggiungere l'autostrada.
Attraversiamo senza fermarci Brest e proseguiamo il viaggio verso est arrivando a Landerneau.
Landerneau: un lato del ponte abitatoLanderneau: l'altro lato del ponte abitatoLanderneau: camminando all'interno del ponte abitatoVogliamo vedere il celebre Ponte di Rohan, dal nome dei suoi antichi signori: è uno dei rari esempi in Europa di "ponte abitato" (come il Ponte Vecchio a Firenze). È situato sul tratto di mare che si insinua verso la città; lo ammiriamo da un lato e dall'altro, con i suoi edifici che si innalzano sopra le arcate.
Poco dopo ripartiamo riprendendo l'autostrada e ci fermiamo a Guimiliau per visitare sotto una debole pioggerella il suo famoso Calvario. Entriamo nell'"enclos" parrocchiale (letteralmente "recinto", lo spazio sacro nel quale sorgono la chiesa, il battistero e il cimitero): al centro è eretto il Calvario, un vero e proprio testo di catechismo dedicato alla rappresentazione di eventi, quali la Passione, la Morte e la Resurrezione di Gesù; inoltre scene della sua vita e rappresentazione di santi locali.
È costituito da un basamento in granito sul quale si ergono tre fusti di colonne con il Cristo crocefisso al centro e altri personaggi ai lati: in questo caso Maria e Giovanni.
Guimiliau: entrando nell'enclos parrocchiale

Guimiliau: il calvario e la chiesa

Guimiliau: il calvario

Guimiliau: dettaglio del calvario

La Manica nei pressi di Plestin-les-Grèves

Dopo aver individuato sulla guida e prenotato la camera per la notte, verso le 16.00 riprendiamo il viaggio in autostrada fino a Morlaix per poi uscire e prendere la strada D 786. Attraversiamo la cittadina di Plestin-les-Grèves e per la prima volta vediamo il mare della Manica.
Proseguiamo fino a Trébeurden: da qui a Perros-Guirec c'è la Costa di granito rosa. Nonostante il brutto tempo percorriamo la strada litoranea ricca di spiagge di sabbia chiara e fine protette da massi di granito che l'acqua e il vento hanno forgiato in forme bizzarre: lo stesso colore rosa del granito varia durante il giorno e le stagioni.
Costa di granito rosa: Trébeurden

Costa di granito rosa: mare e spiaggia

Costa di granito rosa durante la bassa marea, in basso a destra il granito

Costa di granito rosa: chiesa di Tregastel

Plestan: "Le clos brulé", la casa di Madame Yolande Lefeuvre

Riprendiamo il lungo viaggio riprendendo l'autostrada nei pressi di Guingamp e attraversando St-Brieuc, Lamballe per arrivare infine a Plestan, al "Clos Brulé", dove ci aspetta la nostra camera.
Il cielo è sempre grigio, ma le previsioni meteo annunciano un miglioramento per il pomeriggio dell'indomani: ci addormentiamo fiduciosi.

 

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