Dopo
colazione, verso le 9.30, partiamo da Billé lungo la strada D179. Lungo
il percorso attraversiamo la borgata di Taillis che ci incuriosisce prima
di arrivare al vicino centro di Vitré.
Questo
è un bellissimo borgo medievale dominato dal suo castello.
Visitiamo il centro storico circondato da parte dei bastioni:
percorriamo le pittoresche vie risalenti al XV e XVI secolo tra case a
graticcio e in pietra. Tutto è molto omogeneo, curato e ordinato; sono
molto particolari le insegne dei negozi.
Camminiamo fino alla piazza del castello, oggi sede del municipio:
all'interno del suo cortile un'apertura tra le mura ci permette di
ammirare il panorama sui tetti della città.
Dopo
un'ora e mezza di visita decidiamo di partire e avvicinarci a Rennes lungo
una strada secondaria, la D857: il viaggio è molto piacevole, la strada
attraversa distese di campi e pascoli, non c'è traffico ed è molto
scorrevole, oltre ad offrirci stupendi panorami.
Verso mezzogiorno arriviamo a Rennes, capoluogo della Bretagna.
Ci dirigiamo verso il centro storico di cui si è salvata una minima parte
del quartiere medievale dopo il grande incendio del 1720 che devastò la
città.
Arriviamo
alla Piazza del Municipio del XVIII secolo per poi scendere e costeggiare
il fiume Vilaine. Rientriamo poi nel centro dalle vie sobrie ma eleganti.
I grandi edifici di pietra del centro attuale ricostruito si oppongono a
quelli antichi con il caratteristico graticcio del borgo medievale.
La zona è in gran parte pedonale, con negozi, crêperies e bar. Dalla
chiesa di Saint Aubin, in Place Sainte Anne, passiamo in Place du Champ
Jacquet, dove terminiamo la visita gustandoci la tipica crêpe bretone.
Verso
le 14.30 ripartiamo; per la prima parte scegliamo l'autostrada (in
Bretagna sempre gratuita) costeggiando la Foresta di Paimpont che ricorda
la storia di Mago Merlino e Re Artù; poi nei pressi di Guer usciamo e
prendiamo una stradina molto ben tenuta tra i boschi e mucche al pascolo,
la D776.
Verso le 15.30 arriviamo a Malestroit, magnifico borgo dove il tempo
sembra essersi fermato al Medioevo.
Il
nucleo urbano conserva scorci omogenei e intatti di un borgo antico:
ammiriamo le maestose dimore borghesi in granito scolpito e le
stupefacenti case con le strutture in legno.
La cittadina si è distinta nei secoli per le attività commerciali da
sempre raccolte attorno alla sua piazza principale, la Place du Bouffay,
dominata dalla chiesa di Saint Gilles e ornata ovunque da fiori; sono
molto caratteristiche anche le insegne dei negozi, in perfetto stile con
il paese, con una raffigurazione che richiama l'attività commerciale.
Camminiamo
lungo le strette stradine fino ad arrivare al fiume Oust, attorno al quale
Malestroit si è formata. È sempre stato utilizzato per la lavorazione
del cuoio, della canapa, dei cereali (vediamo infatti un mulino vicino al
ponte) e per il trasporto dei materiali da costruzione, lungo il "Canal
de Nantes à Brest".
Dopo questa piacevole sosta, verso le 17.00, riprendiamo il viaggio verso
Theix dove ci aspetta la nostra camera prenotata telefonicamente già dal
primo pomeriggio. La strada attraversa boschi e pascoli, la natura domina
incontrastata.
Lungo il
tragitto attraversiamo il piccolo borgo di Le Gorvello e scattiamo alcune
foto. Attiriamo
l'attenzione di un signore, il quale ci dice che di notte tutte le
facciate vengono illuminate da luci posizionate in terra con un effetto
molto gradevole; in effetti non ci sono lampioni. La cosa ci incuriosisce
...
Verso le 18.00 arriviamo a Theix dal Sig. Guy Le Gruyère che ci aspetta
nella sua casa "Le petit Clerigo".
Il sole è ancora alto, così scarichiamo i bagagli e partiamo alla volta
del Golfo del Morbilhan lungo la D780. Arriviamo all'estremità della
penisola, poi a piedi raggiungiamo la Pointe du Grand Mont: davanti a noi
si apre l'impareggiabile vista dell'oceano Atlantico.
Aggiriamo
la scogliera e passeggiamo sulla spiaggia deserta godendoci il sole e la
tranquillità che regna in quell'angolo di paradiso.
Risalendo la penisola costeggiamo il Golfo del Morbilhan, disseminato di
numerose isolette e ricco di coltivazioni di ostriche.
Raggiungiamo
la vicina Vannes per cenare e prima di rientrare in camera decidiamo di
tornare a Le Gorvello. Quel gentile signore aveva proprio ragione,
l'effetto delle facciate è favoloso.
Queste
vengono illuminate solo dalle luci a pavimento posizionate lungo la
strada; nel piccolo borgo non ci sono né lampioni, né insegne e
nessun'altra forma di luce. Aggiriamo la chiesa dove l'atmosfera si fa
ancora più suggestiva. Soddisfatti
di questa ennesima sorpresa e di questa giornata intensa rientriamo a
Theix.
|