Questa giornata è dedicata allo sbarco in Normandia.
Verso le 9.00 partiamo
da Montchaton e ci dirigiamo verso nord attraverso stradine di campagna
tra pascoli e boschi. Dopo i centri di Coutances, Périers, St. Jores
arriviamo a S.te Mère Eglise.
Notiamo subito il paracadute appeso al
campanile in ricordo del paracadutista americano il quale, rimasto sospeso
sulla guglia, fece il morto per ore sotto il fuoco tedesco finché fu
liberato. Infatti il 6 giugno 1944, nel D-Day, assieme allo sbarco, molti
paracadutisti vennero lanciati su questa zona.
Passeggiamo tra le vie del
centro e notiamo come siano tappezzate di bandierine e messaggi verso gli
Americani liberatori: il loro riconoscimento è immenso. All'Ufficio
Turistico compriamo la guida con la lista delle "Chambres d'Hôtes"
della Normandia: qui, a differenza della Bretagna, non è gratuita.
Verso
le 11.00 riprendiamo il viaggio lungo la strada D 15 attraversando
Ravenoville e vari pascoli per raggiungere lungo la costiera la spiaggia
di Utah Beach. Aggiriamo il museo per vedere la spiaggia dello sbarco (con
il minor numero di vittime).
Verso le 12.00 ripartiamo e dopo aver
attraversato Grandcamp-Maisy percorriamo la strada costiera fino alla
Pointe du Hoc. Questo è il famoso spuntone di roccia alto 30 metri
scalato dai soldati americani che così presero alla sprovvista i
tedeschi.
La zona, roccaforte tedesca, è stata interamente ristrutturata,
mantenendo pressoché identica la scena della battaglia: camminiamo
infatti vicino alle enormi buche, frutto dei bombardamenti, ed entriamo
nei fortini tedeschi distrutti.
Alle 13.30 raggiungiamo la vicina e più
celebre Omaha Beach: di fronte a noi una lunghissima spiaggia, teatro di
una battaglia terribile.
Alle prime ore del D-Day le ondate d'assalto
della prima divisione di fanteria USA si scontrarono con l'accanita
resistenza tedesca. Possiamo immaginare la violenza dei combattimenti:
quasi la metà dei soldati americani caddero il primo giorno. Inoltre
capiamo dalla conformazione della zona (protetta da alte falesie) quanto
fosse facile per i tedeschi difendere questo settore.
Colpiti da queste
immagini ci dirigiamo al vicino cimitero americano di Colleville-sur-Mer: ha
un'estensione di circa 70 ettari e si trova a strapiombo sulla spiaggia di
Omaha Beach. La distesa delle 9387 croci bianche è molto toccante e il
silenzio che regna tutto intorno ci invita alla meditazione e al ricordo.
Tutto è molto curato, il prato all'inglese, gli alberi, i roseti: ogni
giorno alle 17.00 il cimitero viene chiuso al pubblico per permettere la
sua manutenzione. Improvvisamente viene suonato l'inno americano: lo
scenario diventa ancora più suggestivo e toccante. Dopo aver visitato il
Memoriale ripartiamo.
Percorriamo la strada costiera D 514 attraverso
coltivazioni fino a raggiungere verso le 16.30 Arromanches-les-Bains.
Percorriamo le vie centrali e notiamo come in questo paese il
riconoscimento sia rivolto agli Inglesi liberatori: ovunque bandierine e
messaggi per loro. Ci avviciniamo alla spiaggia dove ci sono i resti del
porto artificiale ("Mulberry") costruito in segreto a Londra nel
1943. Trasportato via mare fin qui, aveva lo scopo di rifornire le truppe
dello sbarco, garantendo la loro avanzata.
La barriera così formata,
lunga oltre 12 km, poteva resistere alle forti maree; tutto questo ci è
stato ben illustrato al "Museo dello sbarco". Sapevamo che in
questa zona la marea si alza molto velocemente, ma non pensavamo certo che
dopo un'ora di visita al museo il resto del pontile, che avevamo aggirato
poco prima sulla spiaggia, si sarebbe trovato sommerso!
Prima di ripartire
telefoniamo per cercare una camera per la sera e a fatica la troviamo
presso la vicina Sommervieu, alla "Ferme de l'Eglise". L'ultima
camera disponibile è in soffitta dove tutto è molto rustico: travi di
legno tagliati a mano e pietra a vista. Sono quasi le 20.00, scarichiamo i
bagagli e partiamo verso la vicina Bayeux.
È la prima città ad essere
stata liberata dalle truppe alleate nel 1944; la guerra l'ha risparmiata
quasi completamente. Giriamo tra le vie del centro fino a raggiungere la
bella Cattedrale di Notre-Dame, il più importante edificio storico della
città (XI secolo), monumento in stile romanico e gotico.
Verso le 22.00,
dopo aver cenato in un ristorantino del centro e prima di rientrare alla
nostra fattoria, torniamo ad Arromanches-les-Bains per goderci il tramonto
sul mare e sui resti del porto.
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