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BRETAGNA E NORMANDIA - 15 giugno (5° giorno)
Concarneau, Quimper, Penhors, Pointe du Raz

1°            5°               10°   11° giorno

  

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Verso le 6.30 veniamo risvegliati da un temporale, è brutto tempo per la prima volta da quando siamo in Francia.
A colazione facciamo la conoscenza di altri simpatici ospiti della casa: tutti ci dicono che in Bretagna il brutto tempo dura molto poco perché, essendoci il mare da due lati, la regione è sempre molto ventilata. Speriamo sia così!
Viziati dall'impeccabile servizio di Madame Boucher partiamo da Bannalec per dirigerci verso la strada D783; lungo il tragitto appare qualche debole raggio di sole. Verso le 11.00 arriviamo alla città fortificata di Concarneau.
Concarneau: la fortezza-isola dall'esterno

Concarneau: all'interno della "ville close"

Concarneau: tra le vie del centro storico

Concarneau: camminando sui bastioni

Concarneau: le mura

Parcheggiamo all'esterno delle mura che racchiudono il borgo antico e attraversiamo a piedi il ponte a cui questa fortezza-isola del '300 è collegata alla terraferma: entriamo così nella "Ville Close", il centro storico.
Concarneau: le mura Concarneau: il porto Percorriamo le stradine interne ricche di negozi e ristoranti e affollate di turisti. Saliamo poi in cima alle mura, veri bastioni di granito, completando tutto il giro.
Leggiamo sulla guida che dopo aver ereditato l'industria della pesca (tonno, rana pescatrice, scampi, merluzzo bianco, sardina) nel XIX secolo, la città si è sviluppata attorno al suo porto.
Beg Meil: punto panoramico nei pressi di ConcarneauBeg Meil: case della zona Il tempo è decisamente migliorato, terminiamo la visita e verso le 13.00 partiamo fermandoci al punto panoramico di Beg Meil: purtroppo la foschia non ci permette di vedere Concarneau proprio di fronte a noi. Dopo aver pranzato riprendiamo il viaggio.
Verso le 15.00 arriviamo a Quimper, la città posta sulle rive di un lago formato dal fiume Odet e collegato al mare.
È definita "Ville fleurie": subito notiamo le molte passerelle ornate di fiori che attraversano il fiume. Qui sorge anche la più antica fabbrica di maioliche, la Faïenceries HB-Henriot.
Quimper: entrando nel centro storico

Quimper: passerelle sul fiume ornate di fiori

Quimper: passerelle sul fiume ornate di fiori

Quimper: piazza della cattedrale di St. Corentin

Quimper: passeggiando nel centro storico, il "Vieux Quimper"

Dalla piazza della cattedrale di St-Corentin entriamo nella zona pedonale: ci troviamo nel "Vieux Quimper", il centro storico ricco di antiche case a graticcio e in pietra. Le abitazioni risalenti al XVI, XVII e XVIII secolo danno un tocco pittoresco alle vie.
Quimper: tipiche abitazioni della città, graticcio e pietra

Quimper: pittoresche facciate

Quimper: lungo Rue Kéréon

Quimper: pittoresche facciate

Quimper: verso la cattedrale

Terminiamo la visita camminando lungo la Rue Kéréon, ricca di negozi e crêperie, fino alla Cattedrale, notando le caratteristiche abitazioni a sbalzo.
Villaggio lungo il tragitto Verso le 16.30 lasciamo la città. Dopo un primo tratto di strada molto veloce (D784), a Plogastel St-Germain prendiamo una stradina secondaria, la D143, verso Penhors. Attraversiamo campi, prati e villaggi dalle abitazioni molto diverse da quelle viste in precedenza.
Verso le 17.30 arriviamo a Penhors raggiungendo per la seconda volta l'Oceano Atlantico. C'è bassa marea e come in gran parte della Bretagna il mare si allontana di centinaia di metri lasciando scoperto il suo fondale: approfittiamo così di questa momentanea spiaggia per passeggiare un po'.
Penhors: chiesetta e monumento a lato dell'Oceano

Penhors: chiesetta tra i campi

Penhors: l'Oceano Atlantico

Penhors: la bassa marea

Penhors: l'Oceano Atlantico sta risalendo

Dopo mezz'ora riprendiamo il viaggio verso nord, risalendo la strada costiera verso Audierne. Man mano che si sale lo stile delle case cambia e pure il paesaggio è completamente diverso, è il nord.
Tipico paesaggio risalendo la costa verso nord

Paesaggio lungo il tragitto

Tipico villaggio lungo la costa in un momento di bassa marea

Paesaggio nei pressi di Pointe du Raz

Pointe du Raz: camminando tra eriche e ginestre

Da Audierne, lungo la D784, raggiungiamo Pointe du Raz, un promontorio alto 80 metri proteso sull'Atlantico sul punto estremo di Cap Sizun. Sono le 19.00, parcheggiamo e ci avviamo a piedi per una mezz'ora (avendo scoperto che dopo le 18.00 il bus navetta termina il servizio, così come l'addetto ai biglietti!). Ci godiamo la camminata al sole tra eriche e ginestre, di cui il promontorio è cosparso, fino all'estremità: il panorama è stupendo, sotto di noi le onde si infrangono sulle rocce frastagliate, di fronte l'oceano infinito e a lato il faro e il monumento "Notre Dame des Naufragés" a ricordare la pericolosità di questo tratto di mare.
Pointe du Raz: camminando lungo il promontorio

Pointe du Raz: panorama verso il Faro della Vieille

Pointe du Raz: panorama sul promontorio e sul faro della Vieille

Pointe du Raz: monumento "Notre Dame des Naufragés" e faro sul promontorio

Pointe du Raz: monumento "Notre Dame des Naufragés"

Tra Pointe du Raz e la vicina Pointe du Van c'è la "Baie des Trépassés", la Baia dei Trapassati: qui imbarcavano coloro che dovevano essere sepolti all'isola di Sein.
Purtroppo non ci possiamo fermare molto, abbiamo prenotato una camera per la sera e rischiamo di arrivare più tardi del previsto, così verso le 20.00 ripartiamo.
Baie des Trépassés dalla Pointe du Raz

Baie des Trépassés: da Pointe du Raz verso Pointe du Van

Baie des Trépassés: da Pointe du Van verso Pointe du Raz

Baia di Douarnenez

Kerlaz: "Mescalet", la fattoria di Madame Henriette

Dopo aver percorso la strada D7 raggiungiamo e attraversiamo Douarnenez restando colpiti dai colori della sua baia. Arriviamo alla vicina Kerlaz, alla fattoria di Mescalet, dove Madame Henriette ci sta aspettando.

 

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