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Il paesaggio lunare è sorprendente: non di rado si possono trovare blocchi di ossidiana, cristalli di zolfo e pietra pomice. |
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Salendo la scalinata si arriva al Belvedere de la
Ruleta.
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Questo è il Roque Cinchado, ha la forma di un albero e supera i 20 metri di altezza. La sua forma è molto familiare agli spagnoli in quanto ricorda la parte posteriore delle banconote da mille pesetas. |
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La fauna terrestre è stata fortemente danneggiata dalla sparizione
di interi boschi e dalla caccia clandestina; sembra che mufloni, conigli
selvatici, pipistrelli e ricci esauriscano quasi completamente il panorama
dei mammiferi ancora in libertà.
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La storia geologica di Tenerife è stata condizionata dalle eruzioni che hanno accompagnato la formazione del suo vulcano e che hanno coperto la maggior parte delle sue terre, trasformandole in ripide falde. |
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Siamo arrivati alle Miniere di San José, una distesa di sabbia basaltica e ossidiana la cui bellezza non lascia indifferenti. |
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Non abbiamo cambiato zona, siamo sempre all’interno del Parco; la varietà dei paesaggi è sorprendente: davanti ai nostri occhi una frenetica successione di agri pianure, fiumi di lava, massicci basaltici, punte ossidate, un continuo tumulto di rocce torturate ed ora meravigliose dune di sabbia. |
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All’esterno del Parco c’è l’Osservatorio Astronomico di Izaña, a 2392 metri di altitudine; viene considerato uno degli osservatori più importanti del mondo tanto che molti paesi europei hanno installato i loro telescopi per lo studio della fisica solare. |
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E per finire in bellezza ecco il famoso mare di nuvole! Quando sulle coste il cielo è coperto si può rischiare di prendere la macchina e salire in cima al Parco del Teide: spesso a quell’altitudine il tempo è splendido e tutta la zona del vulcano è pronta ad offrirsi in tutta la sua grandiosità. |
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| (*) Foto e testi di Silvia | |
