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LA DIGA DI SANTA CATERINA

 

N.B.: Cliccando sull'immagine si può vedere il relativo ingrandimento.

 
Rassegna di fotografie che ha come soggetto la diga di Santa Caterina di Auronzo. Immagini scattate nel corso degli anni, in diverse stagioni e da prospettive differenti.

 

Vista della diga:
da monte con il lago quasi al suo massimo livello;
da valle con il coronamento di bocche sfioranti e  gli scarichi delle due batterie di sifoni al centro.

30 maggio, ore 09.24
La diga restaurata dopo gli ultimi lavori del 2005. Sono visibili le tre bocche di quel che resta delle due batterie di sifoni.


 

30 novembre, ore 11.40.
La neve ricopre la diga.
Sullo sfondo le Tre Cime di Lavaredo e più a destra Croda dei Toni.

Sulla destra è visibile il tetto della chiesa di Santa Caterina.

  

4 gennaio, ore 9.57. 
Il sole fa capolino sulla diga; è ancora basso, tanto da permettere ai suoi raggi di passare attraverso tre bocche sfioranti e di proiettare tre archi di luce sulla superficie ghiacciata del lago.


 

7 febbraio, ore 13.54
Non è stato un inverno freddo, il lago è basso e parzialmente ghiacciato. Al centro sono ancora presenti i sifoni che verranno rimossi negli anni successivi.


 

29 gennaio, ore 11.45
La diga ed il lago ghiacciato sono avvolti dalla nebbia del mattino.


 

30 dicembre, ore 11.57
L'invaso è quasi al suo massimo livello, tutto è ghiacciato.

7 febbraio, ore 13.57
Il ghiaccio sottile e poco compatto racconta di un inverno non molto freddo, il livello del lago è abbastanza basso.


 

La diga d'estate con le montagne sullo sfondo: da sinistra le Tre Cime di Lavaredo, Punta de l'Agnel, Croda dei Toni (Cima Dodici).


  

La diga "Spumeggiante"
8 ottobre, ore 12.02 in poi.

 

Il lago è al suo massimo livello, l'acqua
è calma, il lago è piatto...

oggi il lago tracima; poco oltre lo
sfioro si intravedono le prime
increspature dell'acqua che
 sembra cadere sulle
piante a valle
 della diga.

Le increspature aumentano con il precipitare; in pochi secondi l'acqua che cade diventa un muro bianco.

L'acqua, precipitando, crea un effetto spettacolare: la diga spumeggiante.
I suoi flutti sembrano scavalcarsi e fare a gara per raggiungere i canaloni collettori.

I due canaloni collettori, di sinistra e di destra.....

.... che confluiscono nella vasca alla base della diga; qui precipita anche l'acqua che esce dai due sifoni centrali.

Il punto di confluenza tra il canalone di sinistra e la vasca centrale.

La diga con le sue dodici bocche sfioranti e i due sifoni centrali.
Un grande muro di spuma bianca.


 

I due guardiani della diga:
i Leoni Alati di San Marco.
PAX
TIBI
MARCE,
EVANGELISTA
MEUS


 

30 agosto, ore 11.46
La diga nel bosco.


 

La diga vista dal basso
5 maggio, ore 11.03 in poi...

 

Ai piedi della diga. 

Dettaglio degli scarichi dei due sifoni centrali divisi in tre bocche ciascuno.

Dettaglio degli archi costruiti successivamente ai sifoni.

 

La diga vista dall'alto
30 settembre, ore 13.05

 

In queste immagini si colgono le caratteristiche principali dell'opera di sbarramento: a gravità tracimabile, a pianta leggermente arcuata (arco di cerchio con raggio di 303,00 m); in sommità sono incorporate due batterie di sifoni autolivellatori; la quasi totalità della parte rimanente del coronamento è suddivisa in 12 bocche sfioranti.

Nella foto sopra si vede la piazzola panoramica dove una volta si trovava la cabina comandi.

Dettaglio del piano stradale con i due Leoni Alati in testa.

 

Dettaglio delle tre bocche di uno dei due sifoni rimossi con gli ultimi lavori.

 

Confronti

 

Dettaglio di una delle bocche sfioranti, prima dell'ultimo restauro a sx, dopo l'ultimo restauro a dx.

 

I sifoni autolivellatori: a sinistra come si presentavano prima dei lavori del 2005; a destra dopo la loro rimozione; ora sono visibili le 3 bocche.

A sinistra: come si presentava la diga nella prima "versione" a lavori appena ultimati.
A destra: come si presenta oggi.
Le dodici bocche sfioranti furono costruite pochi anni dopo l'ultimazione della diga originaria.

 

A sinistra la "vecchia" diga, a destra dopo le modifiche e come si presenta oggi.
Le maggiori differenze:
1 - il piano stradale più stretto (a sx);
2 - l'assenza delle dodici bocche sfioranti (a sx);
3 - la conseguente assenza dei due canaloni laterali (a sx);
4 - la presenza dei due Leoni Alati all'imbocco del piano stradale (a dx);
5 - la presenza, sulla sponda destra, della canaletta per la fluitazione (a sx),;
6 - la cabina comandi presente sulla foto di sx venne eliminata negli anni 70.

   
Per vedere foto in Bianco Nero che documentano la costruzione della diga e 
per notizie tecniche relative allo sbarramento e al suo invaso clicca qui.
 
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