2 - Notizie
geologiche:
Serbatoio: in una conca delimitata in sinistra da un grande
terrazzamento su cui si estende l'abitato di Auronzo ed in destra da
pareti fortemente inclinate di roccia scoperta dall'azione erosiva
dell'acqua.
Il terrazzamento è di origine post-glaciale e decresce dolcemente da
nord-est verso sud-ovest, fino alla larga incisione prodotta dalle acque
del fiume. In sinistra invece, le formazioni rocciose, quasi verticali,
sono rappresentate in ordine cronologico dai calcari del muschelkalk,
dalle arenarie variegate del werfen e dai calcari gessosi a ballerophon
del permiano.
Sezione di sbarramento: la formazione rocciosa dell'imposta è
costituita da una alternanza di arenarie e di calcari grigi, in banchi ben
serrati e privi dei peli di distacco che normalmente si presentano in
superficie. Gli strati, quasi verticali, sono inclinati sull'asse del
fiume di circa 30° e raggiungono lo spessore massimo di 1 metro.
Sotto la parte superiore in sponda destra, da quota 820 circa, ove la
roccia si presentava deteriorata e argillosa, i fianchi di imposta ed il
letto di fondazione della diga sono risultati, dopo lo scavo, nelle
migliori condizioni.
3 - Caratteristiche
della diga.
A gravità tracimabile, in calcestruzzo, a pianta leggermente arcuata
(arco di cerchio con raggio di 303,00 m); in sommità sono incorporate due
batterie di sifoni autolivellatori di tre bocche ciascuna; la quasi
totalità della parte rimanente del coronamento è suddivisa in 12
bocche sfioranti.
L'acqua sfiorata si raccoglie in due grandi canali collettori in destra
e sinistra, confluenti, al centro al piede della diga, in una vasca
rivestita nella quale pure affluisce l'acqua proveniente dai sifoni. Lo
sbocco dei canali nella vasca è regolato da due opere di smorzamento
costituite ognuna da una luce a battente al di sopra della quale una
luce a stramazzo supplementare entra in funzione in caso di grandi
portate. Alla vasca segue uno scivolo risalente con denti di smorzamento ed a questa un canalone ricavato
nell'alluvione con
rivestimenti in gabbioni.
Originariamente, in destra, esisteva una canaletta per la fluitazione,
poi soppressa.
Dati geometrici principali:
Altezza del piano del coronamento a quota 833,30
-sul punto più depresso delle fondazioni: m 58,50
-sul piano generale di fondazione: m 51,50
-sul piano dell'alveo a valle: m 45,00
Franco rispetto al piano di coronamento:
-sul livello di massimo invaso: m 3,30
-sul livello di massima piena: m 1,80
Sviluppo del coronamento: m 185,00
Raggio di curvatura planimetrica: m 303,00
Inclinazione del paramento a monte: 0,06
Inclinazione del paramento a valle: 0,69
Spessore:
-in sommità: m 5,50
-alla base: m 35,00
Volume della diga: mc 92.500
Struttura dell'opera:
Da quota 788,00 a quota 825,00 la diga è costituita da calcestruzzo di
cemento Portland dosato a 225 kg/mc. Da quota 825,00 a quota 830,00 è in
calcestruzzo di cemento "granito" con dosatura 225 kg/mc.
A due metri dal parametro a monte, vennero immersi tubi in ferro forati,
sboccanti a valle, distanziati 5 metri uno dall'altro allo scopo di
praticarvi le iniezioni di impermeabilizzazione.
I paramenti sono in intonaco lisciato. Il sistema drenante è realizzato
con tubi verticali del diametro di m 0,25 aventi l'interasse di 5 m e
distanti 2 m dal paramento a monte. Essi comunicano con 3 gallerie orizzontali
di ispezione della sezione di m 1,70 x 1,40 disposte a quota
825,00, 805,00 e 783,50 e collegate fra loro mediante due discenderie laterali.
Le acque di permeazione nell'interno della diga vengono raccolte, dopo due
stramazzi di misura, in un pozzetto e da questo pompate all'esterno.
I giunti di contrazione, estesi a tutta l'altezza della diga, sono ad
interasse di 20 m. La tenuta è assicurata da fogli di cartone catramato
dello spessore di 5 mm e da lamierino di rame.
In corrispondenza di ogni giunto, a valle, sono stati ricavati dei pozzi
d'ispezione lungo tutta l'altezza della diga, delle dimensioni di m 0,80
x 0,80.
4 - Verifica statica
E' stata eseguita la comune verifica di stabilità analitica e grafica
per le dighe a gravità, assumendo i seguenti fattori di sollecitazione:
-peso specifico dell'acqua: t/mc 1,00
-peso specifico del calcestruzzo: t/mc 2,45
-sottopressione: coefficiente di riduzione (m) = 0,75
-spinta del ghiaccio: t/ml 5,00
con questi dati gli sforzi principali massimi risultarono:
-a serbatoio pieno (compressione): kg/cmq 10,9
-a serbatoio vuoto (compressione): kg/cmq 9,9
5 - Opere di scarico
Oltre alle opere di
scarico di superficie, in fregio alla diga, sono stati predisposti tre
scarichi profondi.
Scarico di superficie: sul ciglio della diga a quota 830 sono state
aperte 12 bocche sfioranti della larghezza di 9 m ciascuna. Nella parte
centrale vi sono due batterie di 3 sifoni autolivellatori, le cui quote di
adescamento sono, per ogni batteria, rispettivamente di m 1,90, 1,80 e 1,70 e la larghezza di ciascun sifone è di m
3,20. Per i sifoni a quota 830,10 sono state predisposte valvole di presa d'aria.
Scarico intermedio: lo scarico intermedio è stato realizzato in
sponda destra con pozzo in roccia seguito da una galleria; lo scarico è
intercettato all'imbocco da una paratoia piana della luce di m 4,00 x 4,50
a comando oleodinamico e manuale con soglia a quota 820,00.
Le acque scaricate vengono convogliate nella galleria dello scarico di
fondo.
Scarico di fondo: consiste in una galleria a sezione sub-circolare
con soglia d'imbocco a quota 795 realizzata in sponda destra che era
servita alla deviazione dell'Ansiei durante la costruzione della diga.
L'organo di intercettazione è costituito da due paratoie in serie della
luce di m 3,50 x 4,00 con soglia a quota 794,46, comandate a mano, con
impianto oleodinamico e, in caso di emergenza, a mezzo di una turbinetta
auto avviabile.
Scarico di esaurimento: è sottostante lo scarico intermedio ed è
costituito da una breve galleria intercettata da una paratoia piana della
luce di m 1,80 x 1,80 con soglia a quota 795,05. Il comando è manuale e
viene effettuato dal fondo del pozzo dello scarico intermedio; il suo
scopo principale è quello di contribuire allo sghiaiamento del serbatoio.
L'opera è ubicata in sponda sinistra in una galleria circolare del
diametro di m 2,50 munita all'imbocco (quota 799,94) di griglia a sacco
estraibile. A 25 m, a valle, è situata una paratoia piana a strisciamento
della luce di m 2,40 x 2,40, munita di by-pass e, dopo altri 16 m sono
installate, in una biforcazione, due valvole a fuso del diametro di m 1,60.
Portata delle opere di scarico:
scarico di superficie: mc/s 610
scarico intermedio: mc/s150
scarico di fondo:mc/s 130
totale: mc/s 890
per kmq di bacino: mc/s 3,95
6 - Notizie sulla
costruzione
Gli scavi: Gli scavi sono ammontati a circa 55.000 mc dei quali
29.000 in terreno sciolto.
Calcestruzzo: Gli inerti provenivano da un banco alluvionale sul
greto a monte della diga, opportunamente corretti con materiale di
frantumazione. La dimensione massima degli inerti era di 70 mm.
Sono stati utilizzati cemento Portland normale tipo 450 kg/cmq con
dosatura a 225 kg/mc da quota 778,00 a quota 825,00 e cemento
"granito" tipo 650 kg/cmq con la stessa dosatura di 225 kg/mc da
quota 825,00 a quota 830,00.
Le prove di resistenza del calcestruzzo normale hanno dato, a 90 giorni,
valori medi di 140 kg/cmq
Installazioni di cantiere: sono stati predisposti normali impianti
di frantumazione, di vagliatura e di lavaggio degli inerti e betoniere,
capaci di una produzione massima giornaliera di 1.750 mc.
Lavori d'impermeabilizzazione: Nella stretta e nella roccia di
fondazione sono stati praticati numerosi fori che vennero iniettati sia
prima sia dopo il getto della fondazione.
Particolare cura venne impiegata per l'intasamento dei fori nel taglione,
per il dubbio che la stratificazione della roccia non avesse permesso al
cemento delle iniezioni di scendere in profondità.
Numerosi tubi lasciati tra roccia e calcestruzzo, in particolare
nell'unghia del paramento a monte, vennero iniettati successivamente al
primo getto.
Sono state inoltre eseguite iniezioni cementizie nei fori preparati nel
corpo della diga e nei giunti, con sonda del diametro di 38 mm e di 64 mm.
In totale sono stati predisposti 6.800 m di fori, che hanno assorbito
38.000 q.li di cemento.
7 - Osservazioni
sistematiche e saltuarie
Formazione del ghiaccio: la formazione dei ghiacci, per quanto si
raggiungano spessori di m 0,30, non ha dato luogo ad alcun inconveniente.
Temperature: vengono misurate con 10 termometri elettrici, di cui 8
disposti nel corpo della diga in due piani orizzontali; uno nell'aria e un
altro nell'acqua, tutti con letture centralizzate. Dagli elementi
ricavati si è potuto dedurre che:
-non vi è stato un sensibile aumento di temperatura per calore di presa;
-tutti i termometri dopo un anno dalla costruzione segnalarono una
regolare costante diminuzione di temperatura;
-i termometri, posti a 4 - 5 m dal paramento, non risentivano le variazioni
termiche esterne.
Permeazioni: all'inizio dell'invaso i tubi di sottopressione
registrarono delle perdite valutate a qualche decina di litri al secondo
(massime 80 l/s) dovute ai giunti e ai pozzetti di base e non alla
struttura muraria. Le perdite andarono man mano diminuendo dopo
l'attuazione di opportune iniezioni nella immorsatura e nel corpo della
diga, riducendosi a circa 2 l/s.
Sottopressioni: la vigilanza agli effetti delle perdite e delle
sottopressioni viene esercitata dalle tre gallerie di ispezione.
Nonostante la presenza dei tubi di drenaggio e delle gallerie d'ispezione,
alcune perforazioni eseguite nel 1934 hanno indicato la presenza nelle
fondazioni di qualche via d'acqua, taluna con pressione quasi dell'ordine
di quella dell'invaso.
Il fenomeno viene tenuto in costante osservazione.
Assestamenti e spostamenti: vengono misurati con collimatore da una
stazione in prossimità della diga sulla sponda sinistra.
Invecchiamento del calcestruzzo: in seguito all'azione del gelo l'intonaco
del paramento a valle si è deteriorato con chiazze che raramente
raggiungono la superficie di 2 mq. Il paramento a monte si conserva invece
in buone condizioni.
Effetti sismici: i movimenti tellurici, verificatisi nel ventennio di
esercizio, non hanno arrecato danni all'opera.
8 - Notizie
sull'esercizio:
Comportamento generale: soddisfacente.
Lavori di riparazione: in particolare è stata notata, nel 1934,
una notevole corrosione al piede, a valle, sotto i sifoni, che è stata
subito riparata anche allo scopo di evitarne l'ampliamento. In occasione
di tali lavoro si è proceduto anche al reintasamento del corpo della
diga, mediante iniezioni cementizie.
Sono stati studiati ed attuati i provvedimenti al piede della diga, di cui
alle descrizioni, allo scopo di evitarne lo scalzamento.
Comportamento delle opere di scarico: le opere di scarico, che
originariamente avevano destato preoccupazioni, si sono dimostrate, dopo
la costruzione dello scarico intermedio e della soglia sfiorante sul
coronamento della diga, largamente sufficienti a smaltire le piene
verificatesi.
Interrimento del serbatoio: Notevole interrimento, dovuto agli
apporti dell'Ansiei e dell'affluente torrente Diebba, che nei mesi di marzo
ed aprile del 1951, con l'apertura degli scarichi di fondo, è stato molto
ridotto.
Provvedimenti per la trattenuta o deviazione dei materiali solidi:
è allo studio un provvedimento per la trattenuta o la deviazione del
materiale solido proveniente dal Diebba.
9 - Osservazioni
varie.
La diga costruita dalla società Forze Idrauliche dell'Alto Cadore è
stata trasferita alla S.A.D.E. nel 1934.
All'atto del trapasso di proprietà si provvide, con completa sospensione
dell'esercizio, alla revisione generale di tutte le opere e, come da
parziali descrizioni esposte, furono eseguiti i seguenti lavori:
a) trasformazione parziale del coronamento con l'apertura di 12 bocche
sfioranti della larghezza di 9 m; allargamento del piano stradale
soprastante la diga e sovralzo di m 0,10 delle soglie dei sifoni;
b) costruzione a valle della diga, con la soppressione della canaletta di
fluitazione, di due canaloni laterali per la raccolta delle acque
sfiorate, della vasca ammortizzatrice e relative opere annesse;
c) costruzione dello scarico intermedio e del sottostante scarico di
esaurimento;
d) installazione, nell'opera di presa fra griglia e valvole a fuso, di una
paratoia piana con by-pass e relativa cabina di comando;
e) iniezioni, reintegrazioni di corrosioni, rifacimenti di intonaci e
varie.
10-Personalia
Progetto e direzione generale della costruzione: Dott. Ing. Emilio
Formigoni
Consulenti: Dott. Ing. Gino Visentini Scarzanella; S.E. Prof.
Giorgio Dal Piaz, per la parte geologica.
Il progetto delle opere di completamento e di riattamento eseguite nel
1934-1935 è dovuto al Dotto. Ing. Carlo Semenza con la consulenza del
Dott. Ing. Vincenzo Ferniani.
Direzione locale dei lavori: dott. Ing. Giorgio Forlì
Costruzione: società C. Cottini, Milano, per le opere civili; Impresa
F.lli Monti, Auronzo, per le opere complementari.
Fornitori: Ditta Franchi & Gregorini, Brescia, per le valvole a fuso;
S.A.A. Calzoni, Bologna, per le paratoie; Cementi Marchino, Casale
Monferrato, stabilimento di Castellavazzo, per il cemento.
Per avere altri
informazioni su questa e su altre dighe dell'arco Alpino si può
consultare il sito:
Progetto dighe - Il
punto di riferimento per gli appassionati di dighe e di opere idrauliche.
|